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Alla prima protesta senza ombudsman tre manifestanti finiscono in ospedale

Ieri Adam Bodnar è stato sollevato dal suo incarico di ombudsman (ovvero il difensore civico nazionale – noi italian* neanche ce l’abbiamo, però è una bella cosa quando c’è e non è un pupazzo) e a Varsavia non si è potuto non protestare.

La manifestazione è cominciata alle sei sotto al Sejm e verso le sette e mezza si è spostata a Plac Bankowy. Verso le nove, alla notizia che il candidato promosso dal PiS, Wróbleski, è stato votato dal Sejm come nuovo ombudsman, i manifestanti si sono di nuovo riuniti sotto il Sejm. Sotto il Sejm la polizia ha fermato tre persone e le ha portate al commissariato di via Wilcza, dove sono state raggiunte da una manifestazione di solidarietà (“solidemo”).

Secondo il canale Telegram delle proteste, fino a mezzanotte passata, la polizia non ha permesso agli avvocati delle persone fermate di entrare. Proprio durante la manifestazione di solidarietà a Wilcza, poco prima dell’una, i poliziotti si sono messi a fare quella che in polacco chiamano “łapanka“, (da łapać: afferrare), ovvero l’arte del prendere  persone a caso da una folla di manifestanti. Due persone sono state fermate, tra cui un’attivista di Protestea, un’associazione che si occupa di offrire tè caldo a chi protesta e che ricordo presenti alle manifestazioni almeno sin da dicembre. Alla ragazza di Protestea hanno rotto un dito, si è vista rifiutare l’assistenza medica e persino delle bende. Se la pratica rende perfetti, gli sbirri dovrebbero essere dei veri maestri della łapanka considerato quante volte hanno praticato questa tecnica negli ultimi mesi e invece ancora non hanno imparato a fermare la gente senza farle male – insomma, un manipolo di dilettanti*.

Verso le 2:30 di notte le persone fermate dalla polizia durante la protesta (pacifica) sotto il Sejm sono state portate al Pronto Soccorso dell’ospedale in via Solec, per poi essere riportate a Wilcza un’ora dopo. Anche l’altra persona fermata a Wilcza ha dovuto essere portata all’ospedale di Solec, questa volta alle 5:30 di mattina.

Gente buttata a terra, avvocati tenuti fuori ad aspettare, tre persone** finite in ospedale dopo essere state fermate dalla polizia: è questo il riassunto della prima serata a Varsavia senza Difensore Civico.

*dilettanti anche in senso meramente tecnico: durante la pandemia il programma di addestramento è stato ridotto da 144 giorni a 64.

**La prima versione di questo articolo diceva “due persone finite in ospedale”, ma il conto è salito a tre: due manifestavano sotto il Sejm, la terza persona partecipava alla manifestazione di solidarietà sotto la caserma di via Wilcza.