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Relazione di Babcia Kasia sui fatti del 28 gennaio

Il canale di Telegram che si occupa di informare sulle manifestazioni ha pubblicato una dichiarazione di Babcia Kasia, una delle figure simbolo di queste proteste. Babcia Kasia è stata fermata l’altro ieri e ha passato la notte in due carceri (in comuni diversi), prima di venire interrogata. Il contenuto di queste righe è prevedibilmente poco gradevole e io stesso traducendolo (forse frettolosamente, e me ne scuso) mi sono sentito abbastanza male. Penso però sia importante sapere il modo in cui la polizia polacca – un fulgido esempio di pavidità e stupidità (alla manifestazione di ieri sera, dopo aver tentato di bloccare i manifestanti e aver fallito miseramente, si è fatta di nebbia) – tratta le cittadine (magari anziane e con malattie croniche) quando i suoi funzionari si sentono impuniti.

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Gli sbirri tornano a fare i bulli

continuano le proteste contro la sentenza che rende l’aborto sempre più illegale in Polonia. Ieri sera lo Strajk Kobiet, guidato da Marta Lempart e Klementyna Suchanow, ha bloccato la zona vicino al Tribunale, dalle sette di sera fino a notte inoltrata. In via Szucha, alcun* attivist* di Extinction Rebellion e Klementyna Suchanow sono riuscit* a scavalcare i cancelli del tribunale e inchiodare al portone un manifesto con la scritta: “Oggi l’Argentina, domani la Polonia” (Dzisiaj Argentyna, jutro Polska). Sono stat* fermat* dalla polizia, che ha portato gli attivisti di XR a Grodzisk Mazowiecki e Suchanow a Mińsk Mazowiecki.

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Note da una protesta inutile ma anche no

ieri pomeriggio è cominciata a circolare su internet (io l’ho saputo attraverso telegram) la notizia che il tribunale stava per pubblicare la sentenza del 22 ottobre. Tale sentenza rende l’aborto sempre più impraticabile in Polonia. Infatti dichiara incostituzionale l’aborto nei casi di malformazioni del feto e, secondo quanto riporta oggi Wyborcza[1], “le malformazioni del feto costituiscono la motivazione con la quale vengono portati a termine più del 90% degli aborti legali”. Il canale che seguo su telegram scriveva:

 

“URGENTE: il tribunale costituzionale ha pubblicato la motivazione della sentenza. Ci vediamo alle 18:30 sotto il palazzo del tribunale in via Szucha.”