Il canale di Telegram che si occupa di informare sulle manifestazioni ha pubblicato una dichiarazione di Babcia Kasia, una delle figure simbolo di queste proteste. Babcia Kasia è stata fermata l’altro ieri e ha passato la notte in due carceri (in comuni diversi), prima di venire interrogata. Il contenuto di queste righe è prevedibilmente poco gradevole e io stesso traducendolo (forse frettolosamente, e me ne scuso) mi sono sentito abbastanza male. Penso però sia importante sapere il modo in cui la polizia polacca – un fulgido esempio di pavidità e stupidità (alla manifestazione di ieri sera, dopo aver tentato di bloccare i manifestanti e aver fallito miseramente, si è fatta di nebbia) – tratta le cittadine (magari anziane e con malattie croniche) quando i suoi funzionari si sentono impuniti.
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continuano le proteste contro la sentenza che rende l’aborto sempre più illegale in Polonia. Ieri sera lo Strajk Kobiet, guidato da Marta Lempart e Klementyna Suchanow, ha bloccato la zona vicino al Tribunale, dalle sette di sera fino a notte inoltrata. In via Szucha, alcun* attivist* di Extinction Rebellion e Klementyna Suchanow sono riuscit* a scavalcare i cancelli del tribunale e inchiodare al portone un manifesto con la scritta: “Oggi l’Argentina, domani la Polonia” (Dzisiaj Argentyna, jutro Polska). Sono stat* fermat* dalla polizia, che ha portato gli attivisti di XR a Grodzisk Mazowiecki e Suchanow a Mińsk Mazowiecki.