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Alla prima protesta senza ombudsman tre manifestanti finiscono in ospedale

Ieri Adam Bodnar è stato sollevato dal suo incarico di ombudsman (ovvero il difensore civico nazionale – noi italian* neanche ce l’abbiamo, però è una bella cosa quando c’è e non è un pupazzo) e a Varsavia non si è potuto non protestare.

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General

Adam Bodnar rimosso dall’incarico di ombudsman

Il Tribunale Costituzionale di Julia Przyłębska – lo stesso che, a ottobre, ha dichiarato incostituzionale il diritto all’aborto nei casi di gravi malformazioni del feto – ha rimosso Adam Bodnar dall’incarico di Difensore Civico.

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AbortoSìGrazie Elamadonna LGBTQIA+

Camminata varsaviana, o di come occupiamo gli spazi.

Ho ritrovato questa roba in un file creato il 17 gennaio (era la ricopiatura di un foglio scritto non mi ricordo quando, ma probabilmente non troppi giorni prima). Ho aggiunto qualche annotazione nel caso gli avvenimenti ai quali facevo riferimento avessero bisogno di un’attualizzazione. Dentro c’è un sacco di porcheria, compresa la storia dei cartelloni con i feti. Ecco qua:

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LGBTQIA+

La nostra Wola transfemminista

Nonostante i graffiti degli ultras fascisti, gli spazi pubblicitari comprati da fondazioni antiaborto, dalle parti di via Żelazna si vedono anche cose belle. Per esempio azioni in occasione dell’8 marzo e del 31 marzo, la giornata internazionale della visibilità transgender.

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LGBTQIA+

Chi ha paura del gender? Janusz Kowalski, tra gli altri.

aumentano i numeri del coronavirus, la Polonia chiude tutto e il progetto di legge “Sì alla famiglia, no al gender” (“Tak dla rodziny, nie dla gender”) è stato oggi votato al Sejm, la camera bassa del parlamento polacco.

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1312 AbortoSìGrazie interviste

“Il pericolo era la polizia”. Un’italiana alle proteste varsaviane

Ho chiacchierato con un’italiana che vive a Varsavia e ha partecipato alle proteste. Alle mie domande ingenue e pagliacce ha risposto con molta pazienza.

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6 persone fermate durante la giornata della donna a Varsavia

Lunedì 8 marzo a Varsavia la polizia ha fermato 6 persone (tutte rilasciate entro la notte), tra cui Babcia Kasia.

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LGBTQIA+

Tre cose da leggere (e ascoltare) per un 8 marzo femminista

Avrei voluto scrivere un articolo su Jolanta Brzeska, un’attivista polacca uccisa il primo marzo di 10 anni fa, ma ricercando materiale ho scoperto che qualcuno l’aveva già fatto.

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Elamadonna

Storia della madonna infame (terza parte)

“Lo Stato ha difeso i propri cittadini, almeno per una volta” ha detto Elżbieta Podleśna¹ dopo che lei e altre due attiviste sono state assolte dall’accusa di aver “offeso i sentimenti religiosi” per aver affisso poster raffiguranti la Madonna di Częstochowa con un’aureola arcobaleno.

Purtroppo, la cosa potrebbe non essere finita qua.

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pensieri che se ci avessi pensato due volte me li sarei tenuti per me

I giovani non esistono

L’altro giorno due miei conoscenti, due persone ormai verso i trent’anni (28 e 29 anni), due persone che vengono regolarmente alle proteste (il 28enne a quelle più numerose – ha un po’ più paura di beccarsi una multa –, il 29enne a tutte, anche alle manifestazioni davanti ai commissariati), discutevano dei giovanid’oggi™.